@ - L'età in amore non conta, ma forse fino a un certo punto. E quello che è successo in Ghana, nell'Africa occidentale, dove un prete di 63 anni ha sposato una ragazza di 12 anni, sta scatendando l'ira dei fedeli, e non solo.
Prete di 63 anni sposa una bambina di 12. Ira dei fedeli: «Speriamo sia uno scherzo, la pedofilia deve essere abolita» © Social (Facebook etc)
Il sacerdote, noto come Gborbu Wulomo e con la denominazione religiosa di Nuumo Borketey Laweh XXXIII, sabato 30 marzo ha sposato a Nunga una bambina. Un'unione che, invece di suscitare grandi emozioni, ha alzato un nugolo di polemiche da parte dei fedeli, e non solo, che si sono dichiarati totalmente contrari al matrimonio, accusando di "pedofilia" il sacercedote del loro Paese.
Il matrimonio
Secondo la tradizione del Trokosi, pratica di alcune zone del Ghana, è comune che i sacerdoti sposino delle ragazze ancora minorenni. La pratica, infatti, prevede l'offerta di giovani donnne ai sacerdoti di culti tradizionali da parte delle famiglie, con la speranza di espiare colpe (reali o presunte), quasi sempre frutto di comportamenti tenuti dai membri maschili della famiglia stessa.
Per questa ragione la piccola, che va ancora a scuola, è stata costretta a dire "sì" al sacerdote, il quale comunque dovrà aspettare prima di formare una famiglia con la sua nuova moglie. La tradizione, infatti, prevede che la donna debba essere sottoposta a una nuova cerimonia che le garantirà la purificazione e, soltanto dopo, potrà unirsi con il proprio marito. Quindi Gborbu Wulomo dovrà aspettare che la bambina compia 18 anni prima di avere dei rapporti sessuali con lei.
L'ira dei fedeli
Anche se questi matrimoni appartengono alla tradizione dell'Africa occidentale, in realtà sono stati diversi i fedeli e i cittadini che si sono opposti a questa unione. Nei commenti pubblicati sotto al post della pagina ufficiale di Facebook del sacerdote, molti hanno scritto: «Ci sono tante cose che non vanno in questo Paese, e questa è una di quelle! Possibile che nel 2024 le 12enni si debbano ancora sposare con degli uomini adulti?». Altri hanno continuato dicendo: «Speriamo sia uno scherzo e che le istituzioni facciano qualcosa. È giusto mantenere le nostre tradizioni, ma le bambine dovrebbero essere lasciate libere». Libere, sì, perchè nella lingua del posto Trokosi significa non solo sposa, ma anche schiava.
Le istituzioni difendono l'unione
Anche se il matrimonio tra il sacerdote e la bambina non ha ottenuto l'approvazione di gran parte degli abitanti del luogo, i religiosi di Nungua hanno difeso la celebrazione delle nozze tra i neosposi, spiegando come la bambina vada ancora a scuola, e non viva con con il prete Gborbu Wulomo. «Abbiamo celebrato il matrimonio tradizionale di questa piccola per allontanare gli altri uomini, come prevede la tradizione. È normale. Quando sarà matura, avranno il loro lieto fine».
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