martedì 20 luglio 2021

Droni trasportano gli organi per i trapianti. La rivoluzione arriva dal Piemonte

@ - Il Piemonte ha iniziato la sperimentazione di un progetto che unisce scienza, tecnologia e mobilità. L'obiettivo è quello di utilizzare i droni per il trasporto di organi tra le strutture ospedaliere della regione con l'obiettivo di ottimizzare i tempi e i costi.

Nasce a Torino INDOOR (usINg Drones fOr Organ tRansplantation), un progetto di ricerca per il trasferimento di organi tramite l'utilizzo di "aeromobili a pilotaggio remoto", comunemente conosciuti come droni. Il progetto è stato promosso da Fondazione D.O.T (Donazione Organi e Trampianti) in collaborazuone del Politecnico di Torino, della Città della Salute, dell'Università di Torino e di enti regionali come il Centro Nazionale Trapianti (CNT) e il Centro Regionale Trapianti (CRT).

Non possiamo però dimenticare che senza alcuni partner 'tecnici' il progetto INDOOR non si sarebbe potuto realizzare. Parliamo dell’ENAC (Ente Nazionale per l’Aviazione Civile), il PIC4SeR (PoliTo Interdepartmental Center for Service Robotics), ProS3 specializzata nella progettazione di sistemi aerei a pilotaggio remoto e Mavtech, società il cui “core” è lo sviluppo di prodotti innovativi per la sorveglianza aerea e per il supporto operativo rivolto ad applicazioni civili.

In realtà l'ispirazione arriva dagli Stati Uniti, dove circa due anni fa è stato sperimentato un progetto simile con discreto successo. Il Piemonte è la prima regione in Italia a testare questo tipo di metodo che potrebbe portare diversi vantaggi alla sanità locale e, in futuro, si spera anche quella nazionale.
Sicurezza, velocità e risparmio

Nel dettaglio, l'obiettivo della Fondazione D.O.T è quello di creare una sinergia tra scienza, tecnologia e mobilità che permetta di rendere più veloce ed efficace il trasferimento di organi e materiale biologico tra strutture ospedaliere, preservando l’ottima qualità e conservazione dei materiali, e riducendo tempi e costi di trasporto.

Il progetto segue prettamente i principi di sicurezza, velocità e risparmio. In futuro questo metodo risulterà fondamentale per il trasporto di materiale biologico e organi al fine di avere una migliore qualità dell'intervento sanitario e di conseguenza migliorare e talvolta salvare la vita dei pazienti.

"In questo progetto ci si propone anche di mettere a punto il trasporto tramite droni dei reni da trapiantare. Questi organi - solitamente prelevati da équipe locali dei diversi ospedali del Piemonte - devono essere trasferiti direttamente ai centri di trapianto: la movimentazione di provette ed organi avviene abitualmente su gomma, con i limiti di tempo e di imprevisti dovuti al traffico. Per quanto efficienti ed efficaci questi ‘mezzi’ possono presentare delle criticità e la possibilità di sperimentare nuove soluzioni di trasporto non solo apre interessanti scenari, ma rappresenta una sfida che ci sentiamo di intraprendere per aumentare la sicurezza e la qualità dei nostri e di tutti i pazienti in attesa di un trapianto", ha dichiarato il professor Antonio Amoroso, Coordinatore del Centro Regionale Trapianti della Regione Piemonte.

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