@ - Tutto pronto, o quasi, per l'arrivo della SECONDA ONDATA di CONTAGI, anche se alcuni virologi sostengono che sia iniziata da qualche giorno vedendo il numero dei positivi in Italia, che hanno superato i 500.
A tal proposito, in un DOSSIER SEGRETO del GOVERNO relativo alla FASE 3, vengo ipotizzati 3 SCENARI seguiti da 5 soluzioni già pronte. Ma andiamo con ordine: quali sono i 3 scenari paventati dal’Istituto superiore di sanità e del ministero della Salute?

PRIMO SCENARIO: riguarda la trasmissione localizzata. Vuol dire che la situazione è simile a quella che stiamo vivendo in queste settimane d'estate con un’incidenza di casi ancora sotto controllo, ma con alcuni focolai che fanno aumentare l’indice Rt. E dunque bisogna prevedere una reazione adeguata soprattutto per quanto riguarda la tracciabilità dei contatti dei positivi.
SECONDO SCENARIO: fa salire invece il livello di preoccupazione perché riguarda un’impennata di casi, quindi un peggioramento della situazione, comunque gestibile senza interventi straordinari a livello di servizio sanitario nazionale. Prevede cioè un numero consistente di malati che ricorrono alle cure negli ospedali, ma senza provocare una situazione fuori controllo, e altri che invece possono gestire il contagio e i sintomi rimanendo a casa. Infine, il TERZO SCENARIO, il più CATASTROFICO che ci farebbe tornare indietro a marzo e aprile scorso quando le terapie intensive erano intasate fino all'impossibile. Consiste in una SECONDA ONDATA aggressiva con un numero altissimo di nuovi casi e soprattutto tanti malati che arrivano in ospedale in condizioni gravi e necessitano di cure particolari o ricoveri in terapia intensiva.
Su questi tre scenari si basano, come detto, delle soluzioni, descritte i sette pagine del documento segreto. Una delle più importanti è quella di favorire il coordinamento con le Regioni in modo da poter prendere ogni tipo di misura idonea. Per farlo, ed è questo il secondo punto, bisogna monitorare costantemente la situazione. Il riferimento è al controllo che il ministero della Salute sta già effettuando grazie al monitoraggio settimanale che tiene conto di 21 indicatori e, sulla base di un algoritmo, calcola la tenuta delle strutture sanitarie nelle varie regioni e dunque anche la risposta da fornire nei casi più gravi. Nel terzo capitolo, viene ritenuta la garanzia di una comunicazione ufficiale. Vuol dire che i numeri sui contagi, sui tamponi effettuati, sui malati e tutto quello che riguarda l’eventuale espansione dell’epidemia, deve essere sempre aggiornata con dati affidabili provenienti dalle Regioni che diano la percezione esatta dell’evoluzione o regressione dell’epidemia. Non a caso il quarto punto riguarda un piano operativo aggiornato costantemente sulla SCUOLA e sulle RSA che si sono trasformate in micidiali focolai.
Per questo, è l’ultimo problema affrontato e certamente il nodo fondamentale, si dovrà provvedere al rafforzamento dei presidi sanitari e in particolare a quei dipartimenti per la prevenzione che certamente garantiscono la tenuta del sistema e la capacità di prevenire situazioni di alto rischio. Ma la SECONDA ONDATA arriverà? Non è uno scenario probabile, ma è certamente possibile. Del resto quanto sta accadendo in altri Paesi dimostra che nulla può essere escluso e il ritorno di studenti, insegnati e personale a scuola costringe gli esperti ad attrezzarsi anche per le eventualità peggiori. Prevedendo che possano esserci situazioni territoriali diverse e dunque necessità di differenziare la risposta tra una regione e l’altra.
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